Com’è nato il libro «Il progetto della Russia su di noi?»
Il libro è nato dall'aver osservato che le attività svolte dalla Russia per acquisire sempre maggiore influenza in Europa sono note agli studiosi di relazioni internazionali, ma non ai lettori non specialisti. E' una lacuna da colmare, perché il progetto della Russia sull'Europa, già in piena attuazione, è destinato a incidere a lungo e in profondità sul nostro stile di vita. La ripresa della guerra in Ucraina, a febbraio 2022, ha riportato l'attenzione su questo delicato tema.
Quali sono gli obiettivi del libro?
Il libro vuole attrarre l'attenzione sul mutamento strisciante degli equilibri internazionali che sta avvenendo sotto i nostri occhi, nella disattenzione generale. Il progetto della Russia, d'altra parte, non è un processo inarrestabile: uno degli obiettivi che mi sono posto è stato non cadere nella denuncia fine a se stessa, ma indicare i punti deboli della strategia di Mosca e alcune possibilità per sottrarvisi.
A quali modelli si ispira, «Il progetto della Russia su di noi?»
E' una lettura volutamente agile. Nello scriverlo ho guardato a quella letteratura molto diffusa in altre lingue, ma meno frequente in italiano, che tratta temi di attualità o di altra natura senza fronzoli accademici, ma offrendo al lettore un quadro preciso e documentato dei fatti.
A quale lettore si rivolge questo libro?
Come tutto ciò che scrivo su questi temi, anche «Il progetto della Russia su di noi» si rivolge a un lettore interessato all’attualità internazionale, ma che non si accontenta di ciò che legge sui giornali o vede in TV. Un lettore desideroso di conoscere, ma che non ha modo di fare ricerche o di affrontare le letture riservate agli esperti.
Com’è stato accolto il libro dai lettori?
La pubblicazione ha suscitato molta attenzione, persino oltre le mie aspettative. A seguito dell'uscita del libro, sono stato invitato a tenere una relazione sull'argomento alla Camera dei deputati italiana, dinanzi alla Commissione affari esteri. Un quotidiano ucraino e una nota rivista di relazioni internazionali di Kiev hanno pubblicato una mia lunga intervista. Alla ripresa della guerra in Ucraina, sono stato invitato da numerosi media a parlare dei problemi trattati in questo libro, sia in Italia sia in Svizzera. Quando si offre la possibilità di conoscere i fatti, documentandoli adeguatamente, generalmente si viene apprezzati.
Quali ricerche ci sono, alla base di questo libro?
C'è il mio lavoro sulla Russia, sull'Ucraina e sull'Europa dell'est in generale. Quando accadono fatti che riguardano quelle realtà, non ci si può fermare alle apparenze. Bisogna collocare questi eventi sullo scenario dei rapporti fra Russia ed Europa, ma anche fra la Russia e i suoi vicini. In caso contrario, non si percepiscono i collegamenti tra i fatti e il progetto di cui sono parte.
Cos’è emerso, durante la scrittura de «Il progetto della Russia su di noi?»
Scrivere questo librò è stata un'occasione per scoprire nuovi legami tra l'attualità, la condotta internazionale della Russia e le sue conseguenze su di noi, ma anche per riflettere su come arrestare questa mutazione di scenario. Se si studia la strategia russa, se ne scoprono anche i punti deboli e le contraddizioni. Se lo vogliamo, il progetto russo può ancora essere fermato.