«Gli imperi non vogliono morire» si può leggere come un diario di viaggio, un trattato di storia, un’analisi antropologica, un approfondimento di aspetti linguistici e culturali. In ogni caso, è un libro generoso, perché offre informazioni che fanno la differenza, se solo si è disposti a comprenderle, e lo fa con estrema chiarezza, esponendo fatti ed esperienze vissute in prima persona.